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Alessandro suicida a 13 anni, i fratelli indagati: «Non c’entriamo nulla». Sequestrati tutti i telefonini

091457223-84cfc24e-d1e0-4de7-a840-916f0c3765c4A due settimane dal suicidio di Alessandro, il 13enne di Gragnano (Napoli) che è precipitato nel vuoto dalla finestra di casa sua lo scorso primo settembre, gli inquirenti hanno disposto il sequestro dei cellulari dei sei ragazzi indagati. E rompono il silenzio tre di loro, i tre fratelli – due maggiorenni e una minorenne – accusati di aver perseguitato il giovane fino a indurlo a uccidersi.

«Finalmente capiranno che non c’entriamo nulla in questa dolorosa vicenda», affermano attraverso il loro legale, l’avvocato Salvatore Esposito. I tre, insieme ad altri tre giovanissimi, sono accusati dai magistrati della Procura di Torre Annunziata di istigazione al suicidio nell’ambito delle indagini sulla morte del 13enne.

La decisione di sequestrare i cellulari, spiega l’avvocato dei tre fratelli, è stata accolta «con sollievo» dai suoi clienti. «I militari – prosegue Esposito – hanno anche eseguito una perquisizione nell’abitazione della famiglia che – evidenzia il legale – ha dato esito negativo». «I tre ragazzi che assisto – spiega l’avvocato – si dichiarano estranei ai fatti e sperano che le indagini possano quanto prima chiarire le circostanze di questa dolorosa vicenda».

Alessandro suicida a 13 anni, i fratelli indagati: «Non c’entriamo nulla». Sequestrati tutti i telefoniniultima modifica: 2022-09-16T13:51:25+02:00da chris20210
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