VISSANI: LA BOLLETTA CON IL CONTO SALATO DA PAGARE
«Spiegateci come dobbiamo andare avanti», aggiungono. «Qualcuno – dice Luca – ho visto che mette negli scontrini il costo di luce e gas. Se dovessi fare la stessa cosa dovrei spalmare sul conto dei clienti mille euro al giorno, dato che il nostro ristorante resta aperto 16 giorni al mese». Padre e figlio spiegano di aver deciso di «non ritoccare nemmeno i prezzi, malgrado il costo delle materie prime sia notevolmente aumentato».
Ma avvertono: «A queste condizioni è impossibile continuare a fare impresa in Italia». «Non vorrei parlare di politica e tantomeno di elezioni – dice Gianfranco Vissani – ma di certo serve che oggi tutti i partiti trovino un’intesa per salvare questa nostra piccola Italia». «Tutti insieme – aggiunge – devono tirarci fuori dal baratro in cui siamo finiti».
VISSANI: POLEMICA SULLA BOLLETTA E I RINCARI ASSURDI
Lo chef fa anche un’analisi dei flussi turistici registrati in Italia durante l’estate: «Un certo pubblico si è concentrato solo in alcune zone del Paese, come la costiera Amalfitana o Forte dei Marmi, in altri luoghi di villeggiatura, come ad esempio i nostri territori, ho visto con i miei occhi tanti stranieri fare spesa nei supermercati e mangiare nelle case prese in affitto». «Ma al di là di questo – sottolinea il maestro Vissani – occorre un’azione politica seria, tesa ad aiutare le imprese e le persone davvero bisognose e quindi basta con questo reddito di cittadinanza. Chi andrà a governare – conclude – pensi ad aumentare gli stipendi e ridurre la pressione fiscale».