«È stata portata in questi giorni – scrive Stramaccioni su Facebook -. Prelevata dalla sua casa in pigiama senza la possibiltà di prendere nulla. Neanche la dentiera. Certo, forse in quel momento non vi erano alternative, ma le alternative vanno pensate a costruite». La Garante dei detenuti aggiunge: «In un momento così drammatico per il carcere come si può pensare di recludere una donna di 84 anni? Certo che la faremo uscire. Ho preso impegno con lei per la ricerca di un alloggio. Ma altrettanto vero che la signora non doveva entrare. Della serie: una telefonata allunga la vita. Anche quella che le istituzioni preposte possono fare per attivare i servizi dedicati».
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, Loretta avrebbe accoltellato il marito in reazione alle sue continue violenze. Sul corpo della donna, infatti, sono stati trovati numerosi lividi. L’uomo ha riportato solo ferite superficiali e non è in pericolo di vita. Viste le difficili condizioni in cui versa Loretta, c’è stata una grande mobilitazione da parte delle detenute di Rebibbia, che si sono attivate per fornirle abiti puliti e tutto ciò di cui l’anziana donna può avere bisogno.