La donna ha raccontato di aver avuto un rapporto sessuale non protetto con l’ex nel veicolo, sostenendo che lui le avrebbe causato con la sua negligenza un danno alla salute. Inizialmente l’assicurazione ha negato la richiesta di risarcimento, così la donna ha proceduto la sua battaglia in tribunale. La compagnia ha presentato ricorso, sostenendo di non aver mai avuto la possibilità di contestare il reclamo, ma secondo la corte non è stato così e alla fine ha riconosciuto la colpa.
La Geico ha sostenuto che «l’utilizzo del veicolo assicurato non ha causato le presunte conseguenze riportate dalla donna. Aver contratto l’infezione, invece, è causa della sua incapacità nel prevenire la diffusione di malattie sessualmente trasmissibili avendo rapporti sessuali non protetti». La battaglia legale, presumibilmente continuerà.