La notizia della sua cattura è subito rimbalzata a Mosca, dove il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, si è trincerato dietro un no comment, spiegando di non poter al momento confermare un arresto che per il Cremlino rischia di diventare molto imbarazzante, anche per i possibili segreti strategici e militari custoditi da Medvedchuk.
ll suo arresto giunge mentre Kiev conferma di aver stilato un elenco di 100 «traditori» della patria. «L’Agenzia Nazionale per la Prevenzione della Corruzione e l’Ong Honest Movement hanno inserito nel registro 73 politici, 13 funzionari delle forze dell’ordine, 13 media e un giudice».
L’elenco contiene dati sui presunti collaborazionisti di 14 regioni dell’Ucraina, mentre sono già stati aperti 637 procedimenti. Iniziative favorite dalla legge approvata dal Parlamento di Kiev il 3 marzo scorso, dieci giorni dopo l’inizio della guerra, «che criminalizza la collaborazione con l’invasore russo». La procedura per schedare i «traditori», si spiega, prevede varie tappe. «Prima di aggiungere una persona alla lista, Honest Movement controlla il nome e collabora attivamente con le forze dell’ordine e le organizzazioni pubbliche per la verifica le informazioni, poi si aggiunge e la lista si può consultare su internet». Un registro diviso in 4 categorie: politici, giudici e avvocati, media e forze dell’ordine. La stessa ong, poi, «continua a cercare collaboratori e incoraggia tutti coloro che hanno informazioni su questo a condividerle».