Secondo quanto riportato dal Quotidiano di Puglia, la vicenda risale al 2018, quando i due furono denunciati da Al Bano, che si recò di persona in caserma. Una vicenda iniziata con una mail arrivata all’enoteca del cantante con cui venivano chieste le casse di vino da parte di una persona che poi non era stata identificata. Due giorni dopo, nella casella di posta elettronica, era giunta – è stato riferito agli inquirenti – una seconda mail con copia del bonifico di 2.538 euro eseguito tramite una banca con sede a Las Palmas, isole Gran Canarie.
Nella comunicazione c’erano anche indicate le modalità di ritiro della merce, tanto che lo stesso pomeriggio arrivarono all’enoteca due individui che caricarono le 30 casse di vino su un furgone, per poi andare via. Il carico, seppur non completo, è stato poi intercettato e restituito.
Adesso, Al Bano, potrà avere giustizia. Il processo si terrà a maggio per discussione e sentenza.