La polizia scientifica, arrivata sul posto, sta raccogliendo tutti gli elementi per l’indagine. La porta era chiusa dall’interno ed è stato il padre della donna ad avvertire la polizia perché non la sentiva più da giorni. C’è un dettaglio, però, che non è sfuggito agli investigatori: la finestra principale della casa era spalancata. Oltre alla pista dell’omicidio, ancora non provata da evidenze schiaccianti, si segue l’ipotesi della morte per overdose.
Bernardi, laureata a Ca’ Foscari con un passato da modella, potrebbe quindi essere scivolata in casa e aver sbattuto la testa dopo una dose mortale. A confermare o a smentire questa ipotesi sarà l’autopsia. L’allarme è stato dato dal padre che la cercava al telefono da giorni. Preoccupato dallo strano silenzio della figlia 53enne, ha chiamato la polizia che ha avvisato i pompieri. I vigili del fuoco sono andati nell’appartamento della donna in Calle Zotti, ma hanno capito subito che non c’era più nulla da fare.
Claudia Bernardi era conosciuta per il suo passato da modella, poi alcuni problemi di salute avevano rallentato la carriera. Su Facebook ultimamente aveva scritto: «La vita è viverla. Avanti sempre con cuore e testa». Sul posto, oltre agli agenti delle volanti, anche i colleghi della scientifica per i rilievi del caso, il medico legale e il magistrato di turno.