Nella città, dice, sono già state «uccise 1.170 persone» e solo oggi sono state sepolte «47 persone in una fossa comune». Nella città, ha proseguito, «mancano acqua, elettricità e gas». È «una situazione da Medioevo», ha aggiunto, dicendo che «le persone bevono la neve e bruciano la legna per scaldarsi».
Intanto l’ospedale pediatrico di Mariupol è stato devastato dalle bombe sganciate dagli aerei russi. Di portata enorme la devastazione, mentre resta da chiarire il numero delle vittime. «La Russia continua a tenere in ostaggio oltre 400.000 persone a Mariupol, blocca gli aiuti umanitari e l’evacuazione. Continuano i bombardamenti indiscriminati. Quasi 3.000 neonati mancano di medicine e cibo. Invito il mondo ad agire! Costringa la Russia a fermare la sua barbara guerra contro civili e bambini!», afferma invece il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba su Twitter.